Il lavoro del CIPM Emilia su "Libertà"

Il lavoro del CIPM Emilia su "Libertà"


Da 10 anni, il CIPM Emilia lavora nel campo della mediazione sociale e penale, del supporto psico-traumatologico alle vittime di reato e del trattamento di autori di reati violenti nei confronti di donne e minori.

Come ricorda il quotidiano Libertà, ha all'attivo un gruppo trattamentale per autori di reati sessuali presso il carcere di Piacenza e uno sul territorio, oltre a un gruppo per maltrattanti e alcuni utenti in percorsi individuali. Il quotidiano ricorda inoltre i numerosi progetti di respiro nazionale e internazionale ai quali partecipa il CIPM, con particolare riferimento al Progetto europeo ENABLE.

Libertà, quotidiano di Piacenza

Siglato anche a Roma il Protocollo Zeus tra Questura e CIPM Lazio nell'ambito del Progetto Enable

Siglato anche a Roma il Protocollo Zeus tra Questura e CIPM Lazio nell'ambito del Progetto Enable


"Con il protocollo Zeus si garantisce una risposta immediata e integrata ai fenomeni di violenza offrendo all’ammonito [per atti persecutori o violenza domestica] un percorso trattamentale a cura di una equipe di professionisti, specializzati nel trattare le persone con problemi relazionali (...) Inizia quindi per l’ammonito un percorso che punta a un cambiamento profondo (...) il soggetto (...) accede gratuitamente ad un ciclo di colloqui, nell’ambito del quale lo stesso ha la possibilità di riflettere e ricostruire, sul piano emotivo e cognitivo, le vicende che lo hanno condotto a porre in essere i comportamenti violenti, e quindi favorire la consapevolezza del disvalore sociale e della lesività degli atteggiamenti prevaricatori" ricorda la Questura Di Roma su Facebook.

E prosegue: "Anticipare la soglia di protezione, intercettando i comportamenti che integrano i cosiddetti reati “sentinella” e impedire che vengano portati ad ulteriori e più gravi conseguenze, riducendo il rischio di recidiva, è il fine di questa strategia condivisa tra la Questura di Roma e il CIPM Lazio".


Siglato il 1° luglio 2021 il Protocollo Zeus a Piacenza tra CIPM Emilia e Questura

Siglato il 1° luglio 2021 il Protocollo Zeus a Piacenza tra CIPM Emilia e Questura


Oggi, 1° luglio 2021, il Questore di Piacenza e la Presidente del CIPM Emilia, Dott.ssa Silvia Merli, hanno siglato il protocollo Zeus.

https://www.youtube.com/watch?v=LZ1F88B3R6M

I soggetti "ammoniti" per stalking o violenza domestica verranno presi in carico dall'équipe del CIPM Emilia affinchè possano comprendere il disvalore sociale e morale delle proprie condotte e si possa prevenire una rischiosa escalation. Contemporaneamente, a chi ha subito atti violenti o persecutori vengono indicati i centri specializzati presenti sul territorio.


“A volte – sottolinea il questore Filippo Guglielmino con Maria Pia Romita della divisione Anticrimine e Silvia Merli del Cipm – un procedimento di tipo amministrativo di questo tipo può essere anche più incisivo e risolutore di un procedimento penale. Lo scopo di questo protocollo è prevenire per tempo gli atti più gravi, dallo stalking fino ai femminicidi” ricorda il quotidiano Libertà.

L'azione si inserisce all'interno del Progetto europeo ENABLE, che si fonda proprio sul protocollo ZEUS, siglato nel 2018 e rinnovato nel 2019, tra la divisione Anticrimine della Polizia di Milano e il CIPM di Milano. "«Abbiamo deciso di adottare questo protocollo sulla base degli ottimi risultati ottenuti dalla questura di Milano, dove il progetto è stato sperimentato a lungo e con successo» sottolineano il questore Filippo Guglielmino e la dirigente dell'Anticrimine di Piacenza Maria Pia Romita" riporta Il PiacenzaE prosegue: "Silvia Merli, referente del progetto, spiega che, dove è già stato attuato, «questo protocollo ha portato a una partecipazione dell'80 per cento dei soggetti colpiti da ammonimento, e al significativo abbattimento del 50 per cento delle recidive di questi comportamenti. L'approccio che applichiamo è multidisciplinare, coinvolge quindi diversi specialisti: si tratta di una profonda innovazione perché si va ad inserire in un momento in cui non si è ancora attuata una violenza conclamata. Inizialmente vi è un momento di accoglienza della persona ammonita e di ascolto per conoscere la storia sua personale ed eventualmente della relazione o della coppia. In questo modo, alla fine del percorso, possiamo aiutare a evitare che la persona intraprenda altre azione come quelle che ha già commesso»".

Grazie al progetto ENABLE, il protocollo verrà siglato in altre 8 città italiane: Cagliari, Genova, Piacenza, Verona, Vicenza, Bari, Prato e Roma.


10 anni di attività per il CIPM Emilia

10 anni di attività per il CIPM Emilia


Lo scorso weekend nei colli piacentini i colleghi del CIPM Emilia hanno festeggiato 10 anni di attività. Complimenti e Auguri alle nostre colleghe e colleghi emiliani!

 


Siglato il 29 giugno 2021 il Protocollo Zeus a Reggio Emilia

Siglato il 29 giugno 2021 il Protocollo Zeus a Reggio Emilia

Il Protocollo prevede che i soggetti ammoniti per stalking o maltrattamenti vengano inviati dalla Questura all’équipe del CIPM Emilia per un trattamento clinico/criminologico affinchè possano comprendere il disvalore sociale e morale delle proprie condotte e si possa prevenire una rischiosa escalation. Contemporaneamente, a chi ha subito atti violenti o persecutori vengono indicati i centri specializzati presenti sul territorio.

"Il documento - firmato dal questore Giuseppe Ferrari e dalla presidente Silvia Merli - rientra nell'ambito di un più ampio progetto europeo in atto già da gennaio tra lo stesso centro e la Polizia di Stato" ricorda ansa.it (clicca qui per consultare l'articolo).

Ne ha parlato anche reggionline.com in un articolo (clicca qui per consultare l'articolo) e in un servizio (clicca qui per guardare il video dal min 21:00).


Tavola Rotonda "Donne che fanno rete" | 30 giugno 2021

Tavola Rotonda "Donne che fanno rete" | 30 giugno 2021


La Dott.ssa Francesca Garbarino, criminologa e vice-Presidente CIPM, ha partecipato alla Tavola Rotonda organizzata nell'ambito delle attività di empowerment delle donne e contrasto alla violenza di genere da Daiana De Marchi, Presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili, insieme a Fondazione L’Albero della Vita.

Il primo giorno, 29 giugno, prevede un dialogo con le Organizzazioni, le Associazioni ed i gruppi che operano su questi temi sul territorio.
Il secondo, 30 giugno, prevede un incontro con la Rete Antiviolenza e altre istituzioni che accompagnano le donne nei percorsi di uscita dalla violenza.

Finalità dell'iniziativa è costruire uno spazio di ascolto e confronto, un raccordo strutturato con la rete del Comune di Milano e le altre istituzioni coinvolte, con l’obiettivo di:

  • Condividere esperienze e storie
  • Incrementare conoscenza e confronto tra le diverse realtà
  • Promuovere la rete di relazioni ed esperienze esistenti
  • Proporre azioni concrete alle istituzioni per favorire i percorsi verso l’autonomia delle donne vittime di violenza

"Violenza sulle donne: è possibile recuperare gli uomini violenti?"

"Violenza sulle donne: è possibile recuperare gli uomini violenti?"


Il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM, partecipa al webinar promosso dalla rete Reama di Fondazione Pangea Onlus "Violenza sulle donne: è possibile recuperare gli uomini violenti?".

Il progetto è sostenuto con i fondi 8 per mille dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.


Progetto ENABLE: incontri di formazione sul protocollo Zeus, 23-24-25 giugno 2021

Progetto ENABLE: incontri di formazione sul protocollo Zeus, 23-24-25 giugno 2021

Il progetto europeo ENABLE (Early Network-based Action Against violent Behaviours to Leverage victim Empowerment) si pone l’obiettivo di implementare il protocollo Zeus sviluppando l’esperienza maturata a Milano su altre 8 città italiane. Nell’aprile del 2018 infatti, a seguito della sottoscrizione del Protocollo di Intesa Zeus siglato tra la Questura di Milano ed il CIPM soc. coop. soc., è nato il progetto pilota che, attraverso la collaborazione operativa tra le Forze dell’Ordine e i clinici che si occupano di interventi trattamentali clinico-criminologici integrati, ha permesso l’intercettazione e l’intervento precoce di situazioni di violenza domestica, stalking e cyberbullismo.

Le buone prassi sperimentate in questi anni identificano un modello d’azione innovativo ed efficace in linea con le direttive europee (Raccomandazione Comitato Ministri UE n.5/2002, Artt.18 e 38 Direttiva UE n.29/2012, Art. 16 Convenzione di Istanbul) in tema di prevenzione, protezione e supporto alle vittime; appare dunque importante poter estendere tale protocollo anche ad altri territori in modo da istituire nuove best practice a livello nazionale che implementino la capacità di contenimento e gestione delle violenze relazionali e dei rischi di vittimizzazione.

➡ La formazione, che ha luogo a Milano, ma è fruibile anche in videoconferenza, ha lo scopo di condividere l’obiettivo del Protocollo individuando le modalità operative necessarie alla sua realizzazione in collaborazione con le Questure

➡  La formazione si rivolge agli operatori dei partner delle città coinvolte nella realizzazione e nell’implementazione del protocollo Zeus e ai referenti delle Questure e delle Equipes cliniche delle città coinvolte nella realizzazione del progetto europeo ENABLE

Per informazioni sul progetto ENABLE, clicca qui.

In foto l'intervento dell'Avv. Sabina Rapella del CIPM in merito all'eccezione al segreto professionale

25 giugno 2021 | Té Verde con Dott. Paolo Giulini

Té Verde con Dott. Paolo Giulini

25 giugno 2021 ore 18:30 in diretta Facebook sulla pagina Donne Verdi Europa Verde Milano

Il Dott. Paolo Giulini interverrà per approfondire il tema del trattamento degli autori di reati sessuali in contesto carcerario. Il Dott. Giulini è criminologo clinico, Presidente CIPM, esperto nel settore penitenziario e responsabile dell’UTI – Unità di trattamento intensificato per autori di reato sessuali presso la Casa di Reclusione di Milano-Bollate. Coordina inoltre il Presidio Criminologico Territoriale del Comune di Milano ed è docente a contratto alla Facoltà di Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ricorda Donne Verdi Europa Verde Milano.

Argomento dell'intervento sarà il progetto UTI per autori di reato sessuale. "L'Unità è collocata all'interno del settimo reparto della Casa di Reclusione di Milano-Bollate ed ospita circa 30 detenuti, imputati o condannati, per reato sessuale. L'attività è gestita da un'equipe multidisciplinare composta da criminologi, psicologi, psicoterapeuti ed educatori, in stretta collaborazione con l'area giuridico-pedagogica del carcere. Sono previste diverse attività, gruppi di parola e attività a matrice espressiva, articolate nell'arco della settimana che prevedono la partecipazione attiva dei detenuti con l'obiettivo di favorire una rielaborazione critica del reato, attraverso la considerazione della storia evolutiva personale e dei fattori di rischio e di protezione connessi, in un'ottica di prevenzione della recidiva" anticipa Donne Verdi Europa Verde Milano.

Per non perderti l'evento, clicca qui (Facebook).


 


Protocollo Zeus e CIPM Sardegna: rinnovato il protocollo fino al 2024

Protocollo Zeus e CIPM Sardegna: rinnovato il protocollo fino al 2024

Dopo il successo dell'applicazione del Protocollo Zeus in termini di prevenzione della recidiva nei casi di ammonimento per stalking e maltrattamenti, CIPM Sardegna e Questura di Cagliari firmano il rinnovo del Protocollo fino al 2024.

“Stalker e violenti che hanno accettato volontariamente di aderire ad un percorso rieducativo difficilmente ricadono nello stesso errore” si legge su l'Unione Sarda. Solo l’8% degli utenti che hanno effettuato un percorso con il CIPM, infatti, reitera le condotte violente e persecutorie, contro il 29% nel caso di chi non viene trattato.

L’obiettivo del lavoro è quello di permettere alle persone di acquisire consapevolezza rispetto al disvalore sociale e/o penale delle azioni commesse e di migliorare la gestione delle emozioni e il controllo dei propri impulsi, ricordando sempre che “La tutela delle vittime è sempre al primo posto (…) lavorare su chi mette in pratica condotte violente o atti persecutori serve anche a garantire alle vittime maggiore protezione”.

Per scaricare l'articolo in PDF, clicca qui.

Per leggere l'articolo sul sito di Unione Sarda, clicca qui.