TG1 e TGR Lombardia: Rieducare gli uomini violenti per proteggere le donne è l'obiettivo del CeOM

TG1 e TGR Lombardia: Rieducare gli uomini violenti per proteggere le donne è l'obiettivo del CeOM


"Questo è un centro sperimentale che ha in preventivo di prendere in carico almeno 200 uomini maltrattanti. Il primo obiettivo è quello di diminuire la recidiva da parte di questi uomini" spiega il Dott. Mirco Fagioli, psicologo ATS Milano.

Il CeOM, ricorda la Dott.ssa Francesca Garbarino, vice-presidente CIPM, accoglie sia persone che spontaneamente si rivolgono al servizio, sia persone in fase di indagini, sia soggetti condannati ed in esecuzione di pena che sottoposti alle prescrizioni delle misure di sicurezza o della sorveglianza speciale.

Guarda il servizio di TG1 del 23 luglio 2021 dal min 26:00 dedicato alla firma del "Protocollo d’intesa per la realizzazione di specifici percorsi di recupero per soggetti condannati per delitti contro la persona" siglato tra Tribunale Ordinario di Milano, A.T.S della Città Metropolitana di Milano e CIPM. 

Il medesimo servizio è andato in onda su TGR Lombardia.

Il CIPM ha siglato il Protocollo in qualità di ente capofila di un raggruppamento di altre realtà attive sul territorio (Centro SAVID-Università degli Studi di Milano, Fondazione Padri Somaschi Milano, Forum Lou Salomè, Cooperativa Sociale Dorian Gray, Centro di Ricerca ADV Against Domestic Violence – Università degli Studi di Milano Bicocca) nell’ambito del Progetto UOMO – Uomini, orientamento e monitoraggio.


Firmato con il Tribunale di Milano il protocollo d'intesa per il trattamento dei violenti nelle relazioni strette | Progetto UOMO

Firmato con il Tribunale di Milano il protocollo d'intesa per il trattamento dei violenti nelle relazioni strette | Progetto UOMO


21 luglio 2021 | E' stato siglato tra Tribunale Ordinario di Milano, A.T.S della Città Metropolitana di Milano e CIPM il "Protocollo d'intesa per la realizzazione di specifici percorsi di recupero per soggetti condannati per delitti contro la persona".

Il CIPM ha siglato il Protocollo in qualità di ente capofila di un raggruppamento di altre realtà attive sul territorio (Centro SAVID-Università degli Studi di Milano, Fondazione Padri Somaschi Milano, Forum Lou Salomè, Cooperativa Sociale Dorian Gray, Centro di Ricerca ADV Against Domestic Violence - Università degli Studi di Milano Bicocca) nell'ambito del Progetto UOMO - Uomini, orientamento e monitoraggio.

Grazie al Protocollo appena siglato, il Tribunale di Milano, nell’ambito dell’attività giudiziaria svolta, potrà fare riferimento alla rete dei servizi partner del progetto per l’invio dei soggetti autori di delitti contro la persona che necessitino di percorsi trattamentali.

Prima dell’inizio di ogni programma individuale verrà svolto un colloquio preliminare presso il CEOM, struttura dedicata alla prima valutazione e all'assegnazione, per la presa in carico, ad uno dei centri partner del Progetto UOMO. L'accesso al CEOM sarà imprescindibile anche al fine di verificare la reale volontà del soggetto di sottoporsi al programma trattamentale e ciò con l'obiettivo di contenere eventuali tentativi di manipolazione strumentale, tesi soltanto all’ottenimento di benefici sul piano processuale.

In relazione ad ogni singolo caso preso in carico, gli Enti Partner invieranno relazioni periodiche ai giudici ed ai soggetti processuali coinvolti nella vicenda giudiziaria al fine di consentire un monitoraggio in merito all’andamento del percorso trattamentale intrapreso.

Il CEOM è situato fisicamente presso la sede del CIPM in via Via Correggio 1, 20149, Milano ed è sede dell’equipe integrata dei professionisti afferenti ai diversi centri.

Alla firma del protocollo d'intesa erano presenti il Dott. Roberto Bichi, Presidente del Tribunale di Milano, la Dott.ssa Rossana Giove e il Dott. Mirko Fagioli di ATS Milano, la Dott.ssa Francesca Garbarino, vice-presidente CIPM, la Dott.ssa Diana de Marchi, responsabile della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano e il Dott. Fabio Raja, Presidente dell’Ufficio misure di prevenzione del Tribunale di Milano.

In foto il Dott. Fabio Raja, Presidente dell’Ufficio misure di prevenzione del Tribunale di Milano, la Dott.ssa Diana de Marchi, responsabile della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano e la Dott.ssa Francesca Garbarino, vice-presidente CIPM.

CeOM: un Centro per gli uomini a difesa delle donne

CeOM: un Centro per gli uomini a difesa delle donne


Il CeOM "è il primo tassello del progetto sperimentale U.O.MO. realizzato da ATS Città Metropolitana di Milano insieme a sei realtà esperte nel trattamento degli uomini violenti".

"I più recenti dati relativi al fenomeno della violenza di genere (...) mostrano che il solo intervento penale non è né tempestivo né funzionale nel rispondere al problema, con un quarto delle denunce archiviate e l’89% delle sentenze che diventano definitive dopo 3 anni."

Il Progetto U.O.MO. nasce per rispondere in modo nuovo e integrato al problema della violenza nell’ambito delle relazioni intime, agendo non solo sul fronte della protezione delle vittime e della punizione dei responsabili ma anche su quello della prevenzione primaria e della recidiva. Questo attraverso percorsi rivolti agli uomini per individuare e trattare le problematiche culturali e relazionali connesse alle situazioni di abuso" si legge nel comunicato stampa relativo al progetto, finanziato da Regione Lombardia e con il CIPM capofila.

In via Correggio 1 a Milano nasce quindi il CeOM (Centro Orientamento e Monitoraggio), "organismo composto da un pool di esperti criminologi, psicoterapeuti, educatori che, in sinergia con ATS Città Metropolitana di Milano, si occuperà di accogliere le richieste di trattamento degli uomini violenti o a rischio di commettere atti violenti nell’ambito delle relazioni intime, di definire il percorso di rehab più idoneo e di monitorare periodicamente l’andamento di ogni singolo caso".

Dal 15 luglio il CeOM sarà il punto di riferimento per le segnalazioni dei servizi territoriali, ma sarà anche aperto agli accessi spontanei da parte degli uomini che scelgano di farsi aiutare.

🔎 Orari di apertura:

  • lunedì (9:00-13:00)
  • martedì (9:30-13:30 e 15:00-19:00)
  • giovedì (9:00-13:00 e 14:00-18:00)

🔎 Come accedere?

Per accedere sarà necessario prendere appuntamento telefonando allo 02 84104462 o scrivendo a progettouomo21@gmail.com.

"Gli esiti ottenuti finora grazie agli interventi di trattamento degli uomini sul territorio di ATS Città Metropolitana di Milano sono incoraggianti. Un esempio, in questo senso, è il Protocollo Zeus sottoscritto dalla Questura di Milano con la Coop. CIPM. Dall’avvio della collaborazione, nell’aprile 2018, fino a aprile 2021 sono stati emessi 434 ammonimenti e 384 soggetti sono stati inviati al CIPM. Gli ammoniti che hanno partecipato ai colloqui trattamentali sono 300. Tra i soggetti presentati solo 30 (10%) hanno avuto recidive, a fronte di 16 recidive degli 84 ammoniti che non si sono presentati (19,04%)".


Chiusa ufficialmente la 14° annualità bis dell’UTI

Chiusa ufficialmente la 14° annualità bis dell’UTI


Con il consueto pranzo tra i colli dell’Oltrepò si è chiusa ufficialmente lo scorso weekend la 14° annualità bis dell’UTI, Unità di Trattamento Intensificato per rei sessuali gestita dal CIPM presso la II Casa di Reclusione di Milano-Bollate.

La giornata è stata animata dai giochi sportivi condotti da Sergio Martinelli, istruttore delle attività motorie presso l'UTI.

Hanno partecipato gli operatori e i tirocinanti CIPM, con ospiti le colleghe del Cipm Emilia e dell'appena fondato CIPM Piemonte.


Protocollo Zeus siglato anche tra Questura di Vicenza e Associazione Ares

Protocollo Zeus siglato anche tra Questura di Vicenza e Associazione Ares


Il 14 luglio anche Questura di Vicenza e Associazione Ares APS, partner del CIPM nell'ambito del Progetto Enable, hanno siglato il Protocollo Zeus, che prevede la presa in carico trattamentale di soggetti ammoniti per stalking e violenza domestica, parallelamente alla presa in carico delle persone offese.

"I reati del cosiddetto codice rosso sono in drammatico aumento e coinvolgono nuclei familiari di ogni età ed estrazione sociale. Solo a Vicenza, in sei mesi, gli ammonimenti del Questore sono stati dieci" ricorda TGR Veneto.

"Se facciamo un profilo statistico (...) del tipo di utenza che afferisce al nostro servizio vediamo che la distribuzione a livello di età è simile alla distribuzione della popolazione italiana e anche la distribuzione in termini di titolo di studio non differisce da quella della normale popolazione italiana: abbiamo un tasso del 10% di autori che sono laureati, come la popolazione italiana presenta un 11% di (persone) laureate" spiega Umberto Battaglia dell'Associazione Ares.

Per guardare il servizio di TGR Veneto, clicca qui.

 


Protocollo Zeus siglato anche con la Questura di Verona

Protocollo Zeus siglato anche con la Questura di Verona


Il 12 luglio 2021 anche a Verona è stato siglato il Protocollo Zeus tra Questura e Associazione Ares, partner del CIPM nell'ambito del Progetto europeo Enable.

"Il Progetto – approvato il 17 luglio dello scorso anno dalla Commissione Europea, su proposta del CIPM (...), in collaborazione con l’Associazine ARES, i CIPM di altri capoluoghi italiani e con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – è stato avviato nel gennaio 2021 e terminerà il 3 gennaio 2023. Questa collaborazione, della quale la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato è parte attiva, si propone di prevenire la violenza domestica e la violenza di genere, di proteggerne le vittime e, soprattutto, di intervenire sugli autori del reato tramite un’incisiva opera di educazione. Lo scopo è quello di predisporre percorsi di consapevolezza attraverso i quali l’autore del reato possa riconoscere il disvalore sociale del proprio comportamento, in un’ottica non solo di rieducazione ma anche di prevenzione" sottolinea la Questura nell'articolo dedicato al Protocollo.

E prosegue: "Nello specifico, le persone ammonite dal Questore per violenza domestica o per stalking sono invitate a presentarsi presso il CIPM-Associazione ARES, per accedere al percorso di auto responsabilizzazione gratuitamente predisposto, nell’ambito del quale saranno accompagnate, da un’equipe di professionisti, nella riflessione e nella ricostruzione, sul piano emotivo e cognitivo, delle vicende che le hanno condotte a porre in essere i comportamenti violenti. Parallelamente, le vittime sono tutelate attraverso un attento monitoraggio del rischio di recidiva dell’ammonito e, se del caso, vengono indirizzate ai servizi antiviolenza."


Da Harvard a Milano per il Professor Saleh, esperto in criminalità sessuale

Da Harvard a Milano per il Professor Saleh, esperto in criminalità sessuale


Il Professor Fabian Saleh, psichiatra forense specializzato in criminalità sessuale e docente a Harvard University, ha partecipato questa settimana a una sessione di Laurea presso l'Università Cattolica di Milano per una nostra comune studentessa con tesi comparata tra trattamenti per rei sessuali in Italia e Usa.

➡ Il Professor Saleh ha poi fatto visita al CIPM!

 


CIPM Toscana e Questura di Prato siglano il Protocollo Zeus

CIPM Toscana e Questura di Prato siglano il Protocollo Zeus


Giovedì 8 luglio 2021 presso la Questura di Prato è stato firmato il Protocollo Zeus tra la Questura e il Cipm Toscana nell'ambito del Progetto Enable.

"Il progetto si pone l'obiettivo di agire precocemente sui fenomeni di violenza, al fine di interrompere pericolose escalation di comportamenti violenti o persecutori" ricordano i colleghi toscani.

I soggetti ammoniti per stalking e violenza domestica avranno l'opportunità di partecipare a un percorso di recupero. << Il percorso avviene su segnalazione della Questura, ma resta sempre su base volontaria "Il soggetto - spiega Silvia Schiraldi presidente Cipm [Toscana] - viene invitato nella nostra sede di Montemurlo dove, se aderisce al progetto, iniziano i colloqui con il nostro team. L'obiettivo, quindi, è di evitare l'escalation delle violenze, partendo da reati sentinella" >> ricorda Notizie di Prato.

"La sottoscrizione (...) del Protocollo Zeus rientra nell’ambito di un innovativo progetto, che prende spunto da un più ampio progetto europeo, denominato ENABLE, (...) che si rivolge non più soltanto alla vittima, ma anche all’autore del reato, affinché, attraverso un percorso di consapevolezza, curato dal C.I.P.M (...) possa riconoscere il disvalore sociale del proprio comportamento. (...) Offrire tale possibilità permette di agire non più soltanto sulla repressione ma sulla rieducazione che conduce ad una più lunga e consolidata azione di prevenzione, mettendo in condizione il soggetto maltrattante di non perseverare nei suoi comportamenti riconoscendone la pericolosità" specifica la Questura di Prato.

<<“L’importanza del protocollo [Zeus] è che non si limita a svolgere un’azione di ammonimento vero e proprio, ma l’ammonimento avvia un percorso di riabilitazione (...)”, ha commentato il questore di Prato Giuseppe Cannizzaro>>, si legge su TV Prato.

Ne ha parlato anche Toscana TV.


Di cosa si occupa la Cooperativa CIPM? l'articolo su Freenovara e la presentazione del CIPM Piemonte

Di cosa si occupa la Cooperativa CIPM? l'articolo su Freenovara e la presentazione del CIPM Piemonte


"Il CIPM ha l’obiettivo di intervenire nella gestione delle situazioni violente, conflittuali e di stress elevato attraverso il trattamento (...) degli autori, il sostegno alle vittime e il ricorso a percorsi di mediazione e di giustizia riparativa" racconta Freenovara.

E prosegue: "In oltre un venticinque anni di attività il CIPM ha aperto sedi decentrate in altre regioni italiane (Lazio, Campania, Liguria Toscana, Sardegna, Emilia) e moltiplicato i centri in Lombardia con l’aggiunta di Pavia e Bergamo. Dal maggio 2021 si è costituito il CIPM Piemonte, con sede a Novara."

Per leggere l'articolo clicca qui.

Di seguito alcuni scatti della presentazione del CIPM Piemonte al Castello di Novara con Questora, direttrice e comandante carcere, vice-sindaco, procuratori della Repubblica e dirigenti Asst. Le attività del CIPM Piemonte sono state infatti presentate mercoledì 7 luglio presso il Castello di Novara. Un grande successo.

Complimenti a tutti i colleghi!

"L'obiettivo del nostro lavoro è avere una sedia vuota, perchè vorrà dire che non ci sono più vittime" ricorda un articolo dedicato al CIPM Piemonte.


"Fine lockdown e violenza, perchè?" | CIPM Piemonte sul Corriere di Novara

"Fine lockdown e violenza, perchè?" | CIPM Piemonte sul Corriere di Novara


In merito alla violenza che sta esplodendo con la fine del lockdown e all'abuso di sostante alcoliche, la Dott.ssa Paola Maggiori del CIPM Piemonte, recentemente costituito, afferma: <<La chiusura forzata di tante attività sociali per la pandemia, il prolungamento di limitazioni senza un fine certo ha innalzato il livello di stress e ansia generando in tutti un alto livello di insofferenza, incertezza e insicurezza che hanno indotto nelle persone una minore tolleranza alle frustrazioni. Gli individui con poche strategie relazionali (...) e con il bisogno di avere conferme all'immagine di sè da parte degli altri, vivono come sfide le situazioni di confronto o che ritengono siano tali. Quindi il bisogno di affermare se stessi ed essere riconosciuti si traduce nell'interpretare l'atteggiamento degli altri (...) come un tentativo di prevaricazione che non può essere accettato e che (...) richiede una risposta conflittuale per non sentirsi inferiori nella scala gerarchica sociale. La rabbia accumulata per le limitazioni patite è difficile da elaborare e può essere espressa con migliore gratificazione (...) se trova un bersaglio specifico (...). L'alcool in tal senso è un alleato che anestetizza il pensiero e disinibisce. Molti hanno bisogno di un capro espiatorio (...) che (...) possa essere il bersaglio del risentimento accumulato, basta un pretesto anche fittizio">>.

E prosegue: <<Un nemico ci rende più facile la gestione della frustrazione perchè ci dà una direzione precisa per sfogarla>>.