Giustizia Minorile e di Comunità. Corso di aggiornamento formativo
Giustizia Minorile e di Comunità. Corso di aggiornamento formativo
Il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM, interverrà durante il corso di aggiornamento formativo intitolato "Promuovere Territori Sociali Abilitanti: per un modello sociale inclusivo integrato nella Giustizia Minorile e di Comunità". In particolare, interverrà venerdì 11 marzo 2022 in merito al tema "La violenza di genere: i profili criminologici".
"Lavoro con gli uomini violenti per aiutare le vittime" | intervista al Dott. Paolo Giulini su lavialibera
"Lavoro con gli uomini violenti per aiutare le vittime" | intervista al Dott. Paolo Giulini su lavialibera
Condividiamo con piacere un'intervista al Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM che da oltre vent'anni si occupa di trattamento di autori di reati sessuali online e offline.
Chi è l'autore di un reato sessuale?
È possibile un trattamento?
Una storia positiva e una negativa
È possibile una riconciliazione con la vittima?
E se a chiedere l’incontro sono gli autori del reato?
Per leggere l'intervista clicca qui.
CIPM Toscana | Protocollo d'intesa in materia di contrasto alla violenza a danno di donne e minori
CIPM Toscana | Protocollo d'intesa in materia di contrasto alla violenza a danno di donne e minori
Firmato Protocollo d'intesa tra CIPM Toscana e Senza Veli Sulla Lingua in materia di contrasto alla violenza a danno di donne e minori.
Il protocollo prevede un programma di attività sul territorio pratese finalizzate alla sensibilizzazione e alla prevenzione rispetto alle condotte lesive nelle relazioni strette.
Entrambe le Associazioni, con prassi differenti, si occupano di soggetti ad alto rischio riguardante il fenomeno violenza.
https://youtu.be/0sAaatUVwH0
“La nostra è un’associazione che conduce gruppi trattamentali di prevenzione della recidiva, affinché l’autore del reato possa effettuarne una revisione critica. Le nostre attività sono proprio finalizzate a mettere maggior evidenza sul recupero dell’uomo violento”, ha spiegato Silvia Schiraldi, Presidente CIPM Toscana, a TvPrato.

Confessioni di un pedopornografo: "Non faccio nulla di male" | lavialibera
Confessioni di un pedopornografo: "Non faccio nulla di male" | lavialibera
Condividiamo con piacere l'articolo di lavialibera relativo alla presa in carico trattamentale, presso il CIPM, di un uomo che ha commesso il reato di pedopornografia.
"“Guardo e basta”. Mario se lo ripeteva spesso quando la sera accendeva il computer e cercava in Rete video di minorenni vittime di abusi sessuali" introduce l'articolo.
Mario è sposato e fa l'insegnante di liceo, "Ricorda di aver iniziato guardando “troppi porno” con protagoniste adulte, poi è passato a ragazze sempre più giovani fino a scendere al di sotto dei 18 anni. L’hanno scoperto nel 2013, condannandolo a quattro anni di carcere in primo e secondo grado. Oggi è in attesa di sentenza definitiva".
"Mi giustificavo dicendo che non commettevo alcun abuso fisico. (...) Lo schermo era il mio alibi perfetto”.
Quando Mario si è rivolto al CIPM per una presa in carico, la prima cosa che rivela di aver pensato è stata “Che ci faccio insieme a questi pedofili?” “non sono come loro. Ci è voluto un po’ di tempo per realizzare che [i minori di cui abusavano] erano i protagonisti dei video che guardavo e che anch’io avevo fatto del male, eccome”. Non che non se ne fosse mai reso conto, ma “non riuscivo a smettere da solo” e chiedere aiuto era “troppo disdicevole”".
Oggi Mario non si chiede più perchè l'abbia fatto, non gli serve, ma gli serve sapere che c'è una parte di lui che deve tenere a bada con un lavoro costante. In attesa di condanna definitiva continua a fare la sua vita e, sebbene il carcere un po' lo spaventi, "è convinto che se alla pena si associa la rieducazione, la limitazione della libertà può aiutare a “capire che ciò che hai fatto non è stato uno scherzo"".
ENABLE: Convegno Verona 14-15 gennaio 2022
ENABLE: Convegno Verona 14-15 gennaio 2022
Nelle giornate del 14 e 15 gennaio 2022 il Centro Ares ha organizzato il partner meeting di Verona del progetto ENABLE – Early Network-based Action Against violent Behaviours to Leverage victim Empowerment.
Inizialmente, l’evento era previsto in presenza, con la partecipazione dei coordinatori di progetto afferenti ai partner del progetto stesso. Vista la situazione pandemica in atto, gli incontri si sono svolti online e questo ha dato la possibilità anche agli operatori di prendere parte all’evento.
Nel pomeriggio di venerdì 14 gennaio si è aperto il meeting.
Erano presenti i professionisti del CIPM, CIPM Emilia, Sardegna, Liguria, Toscana e Puglia, alcuni rappresentanti della Polizia di Stato e gli operatori del Centro Ares, che ha coordinato l’evento.
Il primo intervento, dal titolo “Inquadramento Giuridico e investigativo in ambito Violenza di Genere, Codice Rosso e Ammonimento”, è stato svolto dalla dott.ssa Angela Barbaglio, già Procuratore della Repubblica presso Verona. L’intervento ha toccato e approfondito tre grandi temi. Il primo è quello della giustizia riparativa, dai principi basilari fino alla legge n 134 del 2021 che ha riformato il processo civile e penale, e ha individuato i principi e i criteri direttivi della giustizia riparativa.
Successivamente, la dottoressa Barbaglio ha analizzato l’evoluzione normativa in tema di reati di violenza di genere, citando le leggi che negli anni dal 1996 al 2019 hanno rivoluzionato l’approccio giuridico a questi temi. In conclusione è stato affrontato il tema dell’ammonimento, provvedimento cardine del progetto ENABLE.
La giornata è proseguita con un intervento dedicato ai soli coordinatori e tenuto dal dott. Levent Altan, direttore esecutivo del Victim Support Europe (VSE), con oggetto le attività valutative legate al progetto.
Anche la giornata di sabato 15 gennaio è stata divisa in due parti, una prima parte rivolta a coordinatori e operatori del progetto, con due interventi, e una seconda parte, nel pomeriggio, dedicata ai soli coordinatori.
Il primo intervento della giornata è stato svolto dalla dott.ssa Claudia Capelli, professoressa a contratto per il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna. La dottoressa ha presentato un intervento dal titolo “Rappresentazioni mediatiche della violenza di genere, con focus sulla figura del perpetratore” esponendo ai presenti la ricerca svolta nel biennio 2015-2017 dall’Osservatorio di Ricerca sul Femminicidio dell’Università di Bologna. La ricerca in questione si è concentrata su tre grandi temi: gli omicidi femminili più notiziati e le loro specificità, gli omicidi femminili meno notiziati e le loro specificità e, in ultimo, la cronaca tipica del femminicidio, ovvero quei casi che vengono solitamente coperti dalla stampa in modo routinario.
Nella seconda parte della mattinata, il dottor Umberto Battaglia, del Centro Ares, ha esposto il modello dell’Intimate Partner Violence di Jhonson e le sue applicazioni clinico-giuridiche. Nell’intervento sono state presentate quattro categorie di violenza relazionale e le loro specificità, corredate da esempi di casi clinici.
La seconda parte della giornata era, invece, dedicata ai soli coordinatori e ha visto l’intervento del dottor Paolo Giulini, del CIPM. In questa circostanza, i partner si sono aggiornati vicendevolmente sull’andamento del progetto.
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CIPM Puglia. Convegno "L'ammonimento del Questore e il Protocollo Zeus"
L'ammonimento del Questore e il Protocollo Zeus.
Prevenzione primaria delle situazioni di violenza domestica e stalking
Al convegno parteciperà anche il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM, per fare un affondo sulla necessità di un intervento preventivo sugli autori di violenza, come promosso nell'ambito del Progetto ENABLE.
L'Avv. Stefania Ciocchetti, Presidente CIPM Puglia, interverrà in merito all'applicazione del Protocollo Zeus in Puglia.
Per scaricare la locandina in PDF, clicca qui.
Tg3 "Fuori Tg" | Programmi di recupero sul territorio per uomini violenti
Tg3 "Fuori Tg" | Programmi di recupero sul territorio per uomini violenti
Condividiamo con piacere il servizio di Tg3 dedicato ai programmi di recupero sul territorio rivolti agli uomini violenti con intervista al Dott. Paolo Giulini.
"Molti dei nostri uomini che sono in trattamento (...) hanno proprio delle modalità impositive rispetto ai ritmi e alla regolarità della vita delle loro donne.. controllare il telefono, controllare i movimenti, andare spesso a trovarle magari quando non è desiderato dalla donna fuori da una palestra per vedere se veramente è in palestra: queste sono condotte a rischio" spiega il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM.
Il lavoro trattamentale, sia con persone che hanno commesso reati sia con persone che sono a rischio di commetterli, è efficace soprattutto quando c'è il gruppo: "senza gruppo, sul lavoro individuale.. è veramente come svuotare il mare col cucchiaino".
Per guardare l'intervista completa dal minuto 15:00, clicca qui.
Per info sul Progetto U.O.MO., citato nel servizio di Tg3 e di cui il CIPM è capofila, clicca qui.
Il venerdì di Repubblica. Gli uomini violenti e i percorsi di rieducazione
Il venerdì di Repubblica. Gli uomini violenti e i percorsi di rieducazione
In un articolo pubblicato su "il venerdì", Repubblica ricorda l'attività del CeOM, uno sportello dedicato alla presa in carico trattamentale di uomini autori di violenza nelle relazioni intime nato all'interno del Progetto UOMO, di cui il CIPM è capofila.
Il CeOM è il punto di riferimento per le segnalazioni dei servizi territoriali, ma è anche aperto agli accessi spontanei da parte degli uomini che scelgano di farsi aiutare, come ricorda Repubblica quando spiega che "un utente (...) ha realizzato la gravità del suo problema quando si è trovato a minacciare la compagna con un coltello da cucina davanti ai figli terrorizzati" e si è rivolto spontaneamente al centro.
Non sono affari di famiglia: un articolo della Polizia di Stato sul contrasto della violenza di genere e sul Protocollo Zeus
Non sono affari di famiglia: un articolo della Polizia di Stato sul contrasto della violenza di genere e sul Protocollo Zeus
"Parlare di femminicidio non equivale solo ad affermare che una donna sia stata uccisa (...) ma vuol dire riferirsi a “qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale”, come dice la stessa convenzione di Istanbul, “allo scopo di perpetuarne la subordinazione o di annientarne l’identità attraverso ogni forma di assoggettamento fisico o psicologico che può portare anche alla morte, un atto criminale estremo che caratterizza un modello di rapporto tra maschio e femmina declinato secondo i canoni di supremazia-sottomissione”" spiega l'articolo pubblicato sul sito della Polizia di Stato a marzo 2021.
E prosegue: "Trattare l’aggressore è un’importante misura di prevenzione per ridurre le recidive di atti violenti e per evitare la trasmissione della violenza da una generazione all’altra".
A questo scopo, nell’aprile 2018 è nato il protocollo Zeus, siglato tra Questura di Milano e CIPM. Il Protocollo prevede che i soggetti ammoniti per stalking o maltrattamenti vengano inviati dalla Questura all’équipe del CIPM per un trattamento clinico/criminologico affinchè possano comprendere il disvalore sociale e morale delle proprie condotte e si possa prevenire una rischiosa escalation.
Per leggere l'intero articolo clicca qui.
Convegno online. BUTTARE LA CHIAVE? Violenza di genere e trattamento dei maltrattanti
BUTTARE LA CHIAVE? Violenza di genere e trattamento dei maltrattanti
Il Dott. Paolo Giulini e la Dott.ssa Francesca Garbarino parteciperanno all'iniziativa di giovedì 10 febbraio 2022 promossa dal Dipartimento e della Facoltà di Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano all’interno del progetto “Psicologia della Violenza di Genere” finanziato da Regione Lombardia. "Nello sforzo di creare sinergie culturali e formative di contrasto alla violenza di genere che siano trasversali ai poli territoriali si propone un percorso formativo articolato in tre sessioni, in una cornice di lettura del fenomeno nella sua complessità" si legge nella locandina.
Il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM, interverrà in merito al Protocollo ZEUS e all’esperienza del CIPM.
La Dott.ssa Francesca Garbarino, criminologa clinica e vice Presidente CIPM, interverrà in merito alla presa in carico multidisciplinare dei maltrattanti fornendo indicazioni operative.
Seguiranno due ulteriori iniziative. Uno degli obiettivi è infatti "aprire sulla problematica tre spunti di riflessione interdisciplinari: partendo dalla figura dell’adulto abusante e maltrattante come partner – genitore e imputato, per arrivare al focus sui minori vittime di violenza assistita, oltre che alla figura della donna vittima di violenza domestica e/o di genere".