Epigenetica della violenza sulla donna: il progetto epiWE
Epigenetica della violenza sulla donna: il progetto epiWE
L'evento "Epigenetica della violenza sulla donna: il progetto epiWE" organizzato dall'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ Dipartimento Ambiente e Salute che si terrà martedì 8 e mercoledì 9 novembre vedrà la partecipazione del Dott. Paolo Giulini e della Dott.ssa Francesca Garbarino del CIPM sul tema "Il campo del trattamento per gli autori di violenza nelle relazioni strette"
La rilevanza dell'evento consiste nell'"identificare i segni della violenza fisica e psicologica per valutarne gli effetti a lungo termine attraverso lo studio dei marcatori epigenetici: questa è un’area della salute della donna da indagare al fine di predisporre interventi di prevenzione primaria e secondaria per contrastare l’insorgenza di malattie croniche non trasmissibili. Ciò si traduce nella possibilità di ridurre il carico di malattia e sofferenza delle donne che hanno subito violenza".
Protocollo Zeus siglato con la Questura di Lodi
Protocollo Zeus siglato con la Questura di Lodi
Siglato il Protocollo Zeus tra CIPM e Questura di Lodi.
Il Protocollo prevede che i soggetti ammoniti per stalking o maltrattamenti vengano inviati dalla Questura all’équipe del CIPM per un trattamento clinico-criminologico affinchè possano comprendere il disvalore sociale e morale delle proprie condotte e si possa prevenire una rischiosa escalation.
Ne ha parlato anche questure.poliziadistato.it.
Giornata di formazione sulla Giustizia Riparativa a Biella
Giornata di formazione sulla Giustizia Riparativa a Biella
Lo scorso weekend il Dott. Paolo Giulini e la Dott.ssa Francesca Garbarino, criminologi clinici e, rispettivamente, Presidente e vice Presidente CIPM, hanno tenuto una giornata di formazione sulla Giustizia Riparativa agli operatori e volontari del Tavolo Carcere di Biella
Violenza di genere: ciclo di incontri “La prevenzione è la Cura. I diritti delle vittime”
Violenza di genere: ciclo di incontri “La prevenzione è la Cura. I diritti delle vittime”

Progetto “Giochiamo d’anticipo”: il Cagliari in campo a tutela dei minori
Progetto “Giochiamo d’anticipo”: il Cagliari in campo a tutela dei minori
"Il Cagliari aderisce a "Giochiamo d'anticipo", progetto del CIPM - Centro Italiano per la Promozione della Mediazione finanziato e patrocinato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Obiettivo primario la protezione dei minori: gli specialisti del CIPM terranno una serie di incontri educativi con lo scopo di informare sui temi del maltrattamento e dell'abuso sessuale nell'ambito sportivo" introduce nel suo articolo Unionesarda.it.
E prosegue: "Coinvolti allenatori, genitori e giovani atleti. Il Cagliari, tra i primi club in Italia a prendere parte all'iniziativa, partecipa con il suo settore giovanile: i gruppi squadra dall'under 17 all'under 13, i relativi staff tecnico-dirigenziali. Oltre 200 persone."
Oltre a Cagliari, il progetto coinvolge società sportive, genitori e minori delle città di Milano, Piacenza e Genova.
Per maggiori informazioni sul progetto clicca qui.
[Convegno] Questo non è amore 2022 con la Polizia di Stato
[Convegno] Questo non è amore 2022 con la Polizia di Stato
Sabato 19 novembre 2022 si svolgerà presso il Teatro guido Moretti di Pietra Ligure (SV) il convegno "L’ammonimento del Questore e il recupero del maltrattante nella lotta al femminicidio. Una sfida che bisogna vincere sul campo" che vedrà la partecipazione della Dott.ssa Silvia Cristiani, Psicologa del CIPM Liguria.
CIPM Campania si aggiudica il bando di Carinola per il lavoro sul trattamento dei sex offender
Il CIPM Campania si aggiudica il bando di Carinola per la realizzazione del progetto "trattamento psicologico per il reinserimento nella società dei condannati per reati sessuali, per maltrattamenti contro familiari o conviventi e per atti persecutori" presso la Casa Reclusione "G.B. Novelli" di Carinola.
Corriere della Sera. Sesso e consenso: quando un sì è davvero un sì? | Dott.ssa Garbarino
Corriere della Sera. Sesso e consenso: quando un sì è davvero un sì? | Dott.ssa Garbarino
Condividiamo con piacere un estratto da un articolo del Corriere della Sera con l'intervento della Dott.ssa Francesca Garbarino, criminologa a vice Presidente CIPM.
«Mi dispiaceva dire di no», «Lui non mi ha ascoltato», «Forse non sono stata abbastanza chiara nel comunicare». E ancora: «Non volevo non sembrare all’altezza», «All’inizio ero contenta, poi...», «Ero ubriaca». Sono queste le risposte più frequenti di donne, coinvolte in atti sessuali che non desideravano, se chiedi loro «perché è successo?».
Un tema quanto mai attuale se si pensa che la Spagna ha appena approvato una nuova legge soprannominata «Sólo sí es sí» («Solo se dico sì è sì») che prevede come ogni atto sessuale senza consenso sarà considerato stupro perché «esiste consenso solo quando è stato liberamente espresso con atti che, date le circostanze del caso, esprimono chiaramente la volontà della persona interessata». Siamo davvero sicure/i di sapere cosa significa “consenso”? E come si traduce nel concreto? O, ancora, quanto è diffusa la consapevolezza dell’importanza del consenso espresso?
Ma basta davvero “solo” una modifica alla legge? Non è convinta della necessità di un intervento sul testo della nostra legge sulla violenza Francesca Garbarino (...): «La definizione normativa di violenza sessuale implica già il concetto di consenso, senza bisogno di una previsione esplicita del termine. E dove, nella legge, si parla di “costrizione” la si intende in tutte le sue sfumature: quella fisica e anche quella psicologica. Temo, piuttosto, che la richiesta del consenso potrebbe diventare un alibi per il violentatore. E diventare un’arma a doppio taglio durante i processi. Pensiamo ai casi di violenza di gruppo, per esempio: un consenso espresso “pro forma” dalla vittima, solo per paura di subire violenze peggiori, come verrà inteso in sede processuale?».
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BOXELAB: CIPM e Comune di Basiglio
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Incontro di formazione e ricerca volontari per Circoli di Sostegno e Responsabilità
