ENABLE
Click here for the English version.
Il Progetto ENABLE – Early Network-based Action against violent Behaviours to Leverage victim Empowerment si fonda sul protocollo ZEUS, siglato nel 2018 e rinnovato nel 2019, tra la divisione Anticrimine della Polizia di Milano e il CIPM di Milano per l’effettiva applicazione della legge no. 38/2009 e 119/2013 sulla violenza domestica e sullo stalking.
Il protocollo garantisce una risposta precoce, integrata e su più livelli, alla violenza domestica; questo implica che l’autore di violenza domestica o stalking, che viene ammonito, sia immediatamente preso in carico dall’équipe del CIPM per un trattamento clinico/criminologico. Contemporaneamente, a chi ha subito atti violenti o persecutori verranno indicati i centri specializzati presenti sul territorio.
Seguendo questo iter possono essere raggiunti numerosi obiettivi:
- prevenire la violenza di genere attraverso l’invio precoce al trattamento per le persone ammonite
- produrre, attraverso il trattamento, cambiamenti nei soggetti ammoniti, allo scopo di sospendere gli atti violenti e persecutori
- creare una forte rete e di partenariati tra Forze dell’Ordine e altri enti del territorio, che consentirà un aumento dei soggetti ammoniti che accedono precocemente a un percorso di trattamento
- proteggere le vittime attraverso l’accesso ai servizi specialistici
- far conoscere i propri diritti a chi subisce atti persecutori e migliorarne i sentimenti percepiti di sicurezza e benessere
- creare una rete di professionisti qualificati sul territorio
Grazie al progetto ENABLE, il protocollo ZEUS verrà siglato in altre 8 città italiane: Cagliari, Genova, Piacenza, Verona, Vicenza, Bari, Prato e Roma.
Per rimanere aggiornato sugli step progettuali continua a seguire il sito.
Cos’è l’ammonimento o la procedura di ammonimento
L’ammonimento è un provvedimento che ha lo scopo di “richiamare” o “avvertire” una persona che compie atti persecutori e/o violenti, che non costituiscono ancora reato, affinché interrompa la propria attività molesta prima di andare incontro ad un peggioramento che renda inevitabile l’attivazione di un processo penale.
- Chiunque subisca atti persecutori
- Chiunque subisca o conosca persone che stiano subendo violenza domestica
Lo stalking
Lo stalking (dall’inglese “to stalk” che significa letteralmente “appostarsi”, “avvicinarsi”, “braccare”) è un reato che raggruppa in sé qualunque tipo di comportamento persecutorio compiuto in modo ripetitivo e fastidioso nei confronti di una persona.
La stalking è reato secondo l’articolo 612 BIS del Codice Penale.
- inviare grandi quantità di comunicazioni via lettere, e-mail o SMS, lasciare messaggi sui social network oppure sull’automobile, sulla porta di casa o sul luogo di lavoro e fare telefonate a qualsiasi ora del giorno o della notte;
- fare appostamenti per osservare e controllare le attività quotidiane;
- inviare regali indesiderati oppure effettuare ordinazioni e inserzioni, come offerte di sesso o necrologi, a nome della vittima;
- ottenere informazioni sulla vittima tramite altre persone;
- danneggiare le proprietà della vittima, leggere o rubare la sua corrispondenza, introdursi nella sua abitazione;
- minacciare e insultare direttamente la vittima e/o le persone ad essa vicine
- nei casi più gravi può comportare anche violenza fisica che, a seconda delle circostanze, può configurare altri reati
La violenza domestica e il maltrattamento
Con l’espressione violenza domestica si fa riferimento a diverse forme di violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica che sono messe in atto da un membro della famiglia nei confronti di un altro componente del nucleo familiare (indipendentemente dal fatto che l’autore o l’autrice di tali atti condivida o abbia condiviso con la vittima la stessa casa). La violenza domestica si può verificare anche nei confronti di ex coniugi o ex partner.
La violenza domestica è reato secondo l’art. 572 del Codice Penale.
- Calci
- Pugni
- Schiaffi
- Spintoni
- Graffi e morsi
- Lancio di oggetti
- Molestie sessuali ovvero battute, approcci fisici invadenti, palpeggiamenti
- Obbligo alla visione di materiale pornografico
- Uso della forza e minacce per obbligare l’altro a compiere atti sessuali
- Stupro
- Insultare
- Intimidire
- Denigrare
- Umiliare
- Minacciare
- Suscitare sensi di colpa
- Incutere timore, ansia, sensazione di pericolo
- la limitazione ed il controllo dei soldi della vittima
- lo sfruttamento finanziario della vittima, ovvero l’utilizzo dei suoi soldi senza il consenso
- il divieto alla vittima di lavorare o l’obbligo a farlo
- lavoro all’interno dell’impresa famigliare senza contratto e senza retribuzione
This publication solely reflects the views of the authors, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained herein.