Relazioni e conflitti ai tempi del COVID-19: l’indagine del CIPM
Sul territorio italiano sono presenti delle realtà associative che condividono la stessa denominazione, CIPM – Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, ed hanno in comune un approccio multidisciplinare ed integrato nella prevenzione e nel trattamento delle violenze relazionali. Sulla scorta di questa operatività, si è deciso di condurre un’indagine esplorativa su scala nazionale finalizzata a sondare, in tempo di pandemia, le modalità di gestione della conflittualità nelle relazioni in famiglia e di prossimità.
L’isolamento, la convivenza forzata e l’instabilità socio-economica, in questo periodo di emergenza, comportano il rischio di una maggiore esposizione a dinamiche conflittuali nelle relazioni intime.
Il contributo può essere utile per potenziare le azioni di prevenzione e gli interventi che i CIPM svolgono da tempo in diverse zone del nostro Paese. L’indagine non ha valenza scientifica ma meramente empirica ed incentrata sullo stato d’animo e sulle emozioni di coloro che gentilmente, da molte regioni italiane, hanno fornito delle risposte. I risultati dell’indagine dovrebbero indurre ad una maggiore attenzione verso quei fattori di rischio a cui sono esposte le relazioni intime affettive e familiari.
A tale scopo è stato predisposto un questionario a cui hanno risposto 3655 persone.
Di seguito altri dati relativi al genere, all’età e alla professione di coloro che hanno partecipato.