Sono attualmente 33 i maltrattanti seguiti dal CIPM Emilia, la cui presa in carico è legata anche alla collaborazione instaurata con Questura, Polizia Penitenziaria e carcere di Piacenza “dove c’è anche un nostro gruppo di lavoro” ricorda la Dott.ssa Silvia Merli, Presidente CIPM Emilia.
“Noi (…) abbiamo in carico i cosiddetti “maltrattanti”: li seguiamo per far cambiare i loro comportamenti. (…) Fortunatamente solo 2 su 33 si trovano a casa con le vittime: si tratta delle situazioni più difficili da tenere sotto controllo. (…) Attualmente, per seguire le norme COVID-19, il servizio è garantito telefonicamente e in via telematica. (…) In casi di comportamenti gravi però siamo disponibili di persona, perchè vogliamo mantenere attivi i nostri percorsi”, ha specificato la Dott.ssa Merli.
Il CIPM Emilia lavora inoltre sul territorio per sensibilizzare e prevenire l’instaurarsi di situazioni e relazioni potenzialmente violente, promuovendo modelli relazionali basati sul rispetto reciproco. Partecipa inoltre al tavolo provinciale contro la violenza di genere e promuove attività formative e iniziative presso le scuole.
“Prevenire e contrastare la violenza sulle donne passa anche attraverso una rieducazione degli uomini violenti ed aggressivi” ricordava inoltre il quotidiano Libertà qualche mese fa, quando la Dott.ssa Silvia Merli sottolineava la positiva crescita sia degli invii da parte di Servizi Sociali e degli avvocati sia degli autoinvii, tipici di quelle situazioni in cui gli uomini riconoscono di presentare dinamiche aggressive e decidono di farsi aiutare.