Centri antiviolenza: offerta insufficiente
Tutta la città ne parla, Rai Radio3 29/10/2019
Il Dott. Paolo Giulini è intervenuto durante una puntata del programma “Tutta la città ne parla” di Rai Radio 3 evidenziando la necessità, per le persone condannate per aver commesso reati di violenza sessuale o domestica, di sviluppare una prassi di intervento di stampo criminologico-clinico all’interno della pena. Tale intervento, già attuato dal CIPM all’interno della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate e presso il Carcere di Opera, aiuta a prevenire il rischio di recidiva e di vittimizzazione secondaria, sostenendo le persone nel raggiungimento di una maggiore consapevolezza rispetto alla gravità e alle conseguenze delle proprie azioni.
Il trattamento con gli autori è necessario per tutelare le vittime non solo prima e durante la pena, ma anche dopo. Tali interventi, infatti, non solo aiutano a prevenire il rischio di recidiva, ma anche il rischio che la persona, dopo aver scontato la pena in carcere, possa entrare nuovamente in contatto con l’ambiente della vittima o con la vittima stessa, rischio che si configura come particolarmente elevato se si considera che spesso abusi sessuali e violenze di genere vengono perpetrate all’interno di relazioni di prossimità, fiducia e affetto. Ci vuole perciò nella pena un percorso che permetta alle persone di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e delle sofferenze generate, per evitare che il carcere rappresenti nient’altro che un congelatore di narrazioni di innocenza che, scongelate, metteranno a rischio altre vittime.