Il progetto rientra nel programma Erasmus Plus, un partenariato strategico realizzato all’interno del settore della gioventù di cui il CIPM Emilia è coordinatore e che comprende altre 4 associazioni con sede a Parigi, Amsterdam, Budapest e Londra.
Il progetto, della durata di 29 mesi, si è classificato al primo posto di una graduatoria composta da 144 candidature. È rivolto a giovani e operatori del sociale che lavorano nel settore della gioventù (insegnanti, educatori, istruttori sportivi…) e prevede la realizzazione di strumenti utili all’informazione, alla sensibilizzazione e alla formazione relativa al tema della discriminazione e violenza di genere. Nello specifico, verranno realizzati due manuali teorici e costruite metodologie e strumenti, anche attraverso attività di tipo esperienziale, con una marcata declinazione sulle forme artistiche.
Il lavoro prevede un costante confronto tra i partner e incontri sui territori di ciascuna associazione che saranno rivolti a giovani e operatori, utili in una prima fase raccogliere i bisogni e le istanze del target di riferimento e, successivamente, a sperimentare e testare gli strumenti costruiti.
Sono previsti 5 incontri internazionali (uno presso la sede di ciascun partner), l’ultimo dei quali, in programma a Piacenza nella primavera del 2021, ospiterà un convegno internazionale di restituzione del progetto. A questi si aggiunge una settimana di formazione intensiva nella sede di Budapest rivolto ai professionisti delle associazioni coinvolte.
Lo staff del CIPM Emilia coinvolto nel progetto compone un’équipe multidisciplinare rappresentata dalla psicologa e mediatrice Silvia Merli (presidente dell’associazione), dagli psicoterapeuti Filippo Battini (che ha scritto il progetto e ne è coordinatore), Elena Di Blasio, Glenda Marafante e Luca Bollati, dalla criminologa e psicologa Serena Merli e dall’avvocato Alessandra Cecca.
Ne ha parlato anche Piacenza Sera (per leggere l’articolo clicca qui).