Esattamente un anno fa, l’inserto Corriere Buone Notizie del Corriere della Sera pubblicava un interessante articolo dedicato al lavoro trattamentale svolto dal CIPM, sia in carcere sia sul territorio, con gli autori di reati sessuali e maltrattamenti.
La giustizia riparativa è il fil rouge delle attività e dei servizi del CIPM, che lavora per prevenire la recidiva, garantire la sicurezza sociale, rendere efficace la pena e ricostruire nuovi uomini attraverso la presa in carico trattamentale.
«Ci si deve occupare di chi viene violato e c’è anche la necessità di comprendere e recuperare chi abusa, per riportare quegli individui nel campo degli uomini e per la sicurezza sociale. (…) Si tratta di metterli in condizione di ripensare a quanto hanno fatto. (…) Torneranno in società, se non avranno rielaborato il loro comportamento, c’è il rischio che lo ripetano» affermava il Dott. Paolo Giulini, Presidente del CIPM con cui collaborano professionisti di diversa formazione: criminologi, psicologi, maestri di arte terapia, yoga, mindfulness, educatori e allenatori sportivi.
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