“Una fake news, una risposta emotiva allo sdegno delle persone, e un imbroglio ideologico” afferma a EC Paolo Giulini, criminologo e presidente CIPM, a capo dell’Unità di trattamento intensificato per autori di reato sessuale nel carcere di Bollate, rispetto al disegno di legge sulla castrazione chimica attualmente in Senato presentato dalla Lega.
E prosegue: “Si tratta di un emendamento che non tiene conto di come stanno le cose davvero. Gran parte delle condotte devianti non sono frutto di parafilie. La maggior parte degli autori di reati sessuali, infatti, non ha un problema nel controllare gli impulsi e, sempre nella maggior parte dei casi, la dimensione della sessualità non è prevalente, è solo un mezzo per mettere in atto dinamiche di controllo, potere e prevaricazione. E infatti la maggior parte dei casi di stupro e abusi resta sommersa perché si consumano in famiglia o all’interno di relazioni prossimali. Io dico sempre che la violenza sessuale non è un modo aggressivo di esprimere la propria sessualità, ma è un modo sessuale di esprimere la propria aggressività”.
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